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L’anopticon è un edificio di forma esagonale che racchiude in sé altri cinque edifici di forma esagonale, così che tra le mura dei vari edifici si formino come unica intercapedine abitabile cinque corridoi dal percorso esagonale, più una camera chiusa di forma esagonale.

L’anopticon realizza il principio del “poter essere visto da tutti senza vedere nessuno”. Soggetto dell’anopticon è un carceriere che viene posto nella stanza chiusa esagonale centrale, illuminata da poche feritoie a tronco di cono che permettono l’entrata della luce dall’alto ma non consentono al carceriere di vedere null’altro che una ristretta porzione circolare di cielo. Il carceriere rimane all’oscuro di ciò che avviene nei cinque corridoi esagonali, dove vivono liberamente i detenuti.

Dal corridoio a perimetro minore i detenuti possono osservare il carceriere mediante feritoie, anch’esse a tronco di cono, così che il carceriere osservato non possa sapere né quando è osservato né da chi. L’anopticon consente al carceriere di non avere nessun controllo sul resto del carcere: egli non può sorvegliare i detenuti, non può impedirne la fuga, non può nemmeno sapere se nel carcere vi siano ancora detenuti né se qualcuno lo osserva, e, posto che qualcuno lo osservi, il carceriere non è in grado di sapere se costui sia un detenuto o un visitatore occasionale di questa machine-à-laisser-faire [...].

L’anopticon realizza l’ideale della completa derespon- sabilizzazione del sorvegliante, sancita dalla sua pu- nizione, e risponde alla tradizionale domanda: Quis custodiet custodes?

 

da Secondo diario minimo,

di Umberto Eco, 1992

Contro

  • L’ovvio paradosso è che i detenuti controllano un controlo che controllore non è più, non avendo nulla da controllare.

  • Dunque l’Anopticon non è un carcere.

Pro

  • Evita tutte le menomazioni fisiche, mentali e gli abusi dovute al controllo.

  • Come il Panopticon, richiede solo un agente di custodia.

  • Se il controllore non ha più il suo ruolo, chi controlla i detenuti? Sarà la società a riappropriarsi della sua responsabilità nei confronti di chi ha espulso.

ANOPTICON

L’anopticon è il ribaltamento del panopticon.

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