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Per adesso ci accontenteremo di dire che la figura dell’arcipelago e la figura dell’enclave non sono di per sé né positive né negative. Non si tratta di semplici polarizzazioni sociali e politiche, ma di proprietà spaziali. Potremmo dire che – come per il Panopticon di Bentham – la struttura spaziale è indipendente da chi la governa: si presta a essere utilizzata sia come scuola che come carcere. Ecco perché l’arcipelago può essere tanto un sistema di campi quanto un sistema di residenze di lusso. L’intento è dunque di capire come questi due tipi di isola funzionino: in astratto, come figure costituenti un modello; e, in concreto, per la produzione di luoghi reali.

da Arcipelaghi e enclave,

di Alessandro Petti, 2007

 

Nella città in cui sono nato io

Viveva un uomo che navigava nei mari

E ci raccontò della sua vita nella terra dei sottomarini

Così noi salpammo verso il sole fino a trovare il mare verde

E vivemmo in mezzo alle onde nel nostro sottomarino giallo

 

Noi viviamo tutti in un sottomarino giallo

Sottomarino giallo

Sottomarino giallo

Noi viviamo tutti in un sottomarino giallo

Sottomarino giallo

Sottomarino giallo

 

E i nostri amici sono tutti a bordo

Per lo più vivono nella porta accanto

E la banda inizia a suonare

 

Noi viviamo tutti in un sottomarino giallo

Sottomarino giallo

Sottomarino giallo

Noi viviamo tutti in un sottomarino giallo

Sottomarino giallo

Sottomarino giallo

Così viviamo una vita di tranquillità

Ciascuno di noi ha quello che gli serveCielo blu e mare verde

Nel nostro sottomarino giallo

 

Noi viviamo tutti in un sottomarino giallo

Sottomarino giallo

Sottomarino giallo

 

Yellow submarine,

The Beatles, 1966

Contro

  • Non sempre le caratteristiche strutturali dell’edificio si adattano alle necessità spaziali della pena, sia in termini qualitativi che quantitativi.

  • Contro di CARCERE DIFFUSO.

Pro

  • Riutilizzo e valorizzazione di vecchie strutture dismesse: maniera sostenibile di reperire nuovi spazi detentivi.

  • Permette di mantenere i luoghi della pena in città.

  • Normalizzazione del carcere:

  • il linguaggio architettonico è analogo al tessuto circostante ed è già metabolizzato dalla città.

  • Caratteristiche architettoniche funzionali adeguate alle esigenze locali.

  • Pro di CARCERE DIFFUSO

    e di CARCERE DENTRO LA CITTÀ.

RIUSARE MICROSTRUTTURE

Le politiche attuali individuano nella costruzione di nuove strutture la soluzione al cronico sovraffollamento carcerario.

Le città sono piene di piccole strutture dismesse o abbandonate. Piuttosto che costruire nuove carceri fuori dalle città, si potrebbero riusare alcuni di questi edifici diffusi nella città, evitando così il dislocamento spaziale e il nuovo consumo di suolo.

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