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carceropoli,
Rebibbia NC
 

“Il progetto di Rebibbia fu un’opera importante non solo per me, ma anche per gli scopi che lo Stato si prefiggeva: migliorare le condizioni ambientali dello spazio di vita, biologico e e di relazione dei detenuti. [...] Questo progetto rischiò di costarmi la vita perché, nel 1980, una organizzazione terroristica di sinistra, denominata Prima Linea, identificò nell’architetto che aveva progettato edifici carcerari il tiranno che incarcera gli innocenti, ovvero, come alcuni dei rivoluzionari di allora hanno sostenuto, il riformista che, nel tentativo di migliorare le condizioni carcerarie attuali, allontana la rivoluzione.” (S. Lenci)

Rebibbia è una città, e come tale ha spazi articolati e complessi, abitati da cittadini molto diversi fra loro.

qui raccontiamo ciò che il Regolamento Penitenziario del 2000 prevede per gli spazi del carcere e ciò che abbiamo visto camminando in uno degli istituti più interessanti d'Italia.

 

 

fonti: DPR 30 giugno 2000, n.230: Regolamento recante norme sull'ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà

Un’esperienza di progettazione: il Carcere Giudiziario di Roma Rebibbia,in Rassegna di studi penitenziari, n.2, 1968, Sergio Lenci

rielaborazioni personali di immagini satellitari

e di dati raccolti durante le visite

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