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Periscopio. Dispositivo ottico che consente di esplorare l’intero giro dell’orizzonte a un osservatore che si trovi in una posizione in cui la visibilità diretta non sia possibile o sia pericolosa. I p. dei sommergibili sono del tipo a cannocchiale e quasi sempre sono forniti di dispositivi ottici atti a consentire, oltre all’esplorazione orizzontale, anche quella zenitale. Il principio di funzionamento del p. è analogo a quello dell’iposcopio, salvo che questo ha un campo di osservazione limitato, in genere non superiore a 180°. Il p. a specchi è costituito da due specchi piani paralleli alloggiati in una custodia di forma opportuna; la visuale a perviene all’occhio dell’osservatore per la successiva riflessione sui due specchi, risultando spostata, parallelamente a sé stessa, di una certa distanza h lungo l’asse dello strumento; la rotazione di quest’ultimo intorno all’asse d, verticale, permette l’esplorazione di un più o meno ampio settore dell’orizzonte. Il p. a cannocchiale è costituito da due prismi a riflessione totale a e binterposti fra l’obiettivo c e l’oculare d di un cannocchiale terrestre; tale sistema è impiegato quando il p. deve dare immagini ingrandite; l’esplorazione dell’orizzonte viene effettuata ruotando lo strumento intorno all’asse verticale e. Un tipo interessante di strumento periscopico è il p. a cannocchiale panoramico , costituito da un prisma obiettivo a riflessione totale a che può ruotare intorno a un asse verticale b in modo da poter esplorare l’intero orizzonte; sul cammino dei raggi, un prisma di Amici c, ruota con il primo ma con velocità angolare metà, in modo che il fascio emergente, raccolto dall’obiettivo d, rimanga fisso rispetto a quest’ultimo comunque ruoti il prisma obiettivo; un terzo prismae, a riflessione totale, devia a 90° il fascio proveniente dall’obiettivo e lo invia infine all’oculare f. Il cannocchiale panoramico è un vero p., nel senso che, a differenza di quanto avviene nei precedenti tipi, l’occhio dell’osservatore rimane effettivamente nella medesima posizione durante l’esplorazione dell’orizzonte.

 

da Enciclopedia Treccani, voce periscopio

Contro

  • Evidenti problemi di sicurezza: il detenuto può gestire le sue attività illecite alle spalle del sorvegliante.

Pro

  • L’introduzione di dispositivi riflettenti in posizioni strategiche consente al detenuto di avere la percezione del controllo subìto e di ciò che accade negli ambienti limitrofi, in particolar modo i corridoi attraversati dagli agenti di custodia.

  • Evita lo stato di ansia e l’ipersinsibilità dei detenuti, che permane anche dopo aver scontato la pena.

GUARDARE IL GUARDIANO

La pena della privazione della libertà nasce come superamento delle pene corporali. Studi specializzati hanno dimostrato però che la stessa carcerazione esercita degli effetti irreversibili sul corpo e la psiche del detenuto.

In carcere il detenuto è costantemente osservato, senza mai poter osservare. Si innesca quindi il fastidioso acuirsi degli altri sensi, come l’udito, in modo da sopperire alla vista negata.

Guardare il guardiano significa prevedere piccoli escamotage architettonici che invertano questa tendenza, permettendo al detenuto di essere maggiormente consapevole dello spazio che lo circonda.

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