Marino_Ma com’è l’appartamento 6321? È arioso, spazioso, luminoso?
Custode_Ma chi?
Marino_Il mio appartamento, il 6321!
C_Senta, lei ce l’ha presente Sing Sing?
Marino_ ...no.
C_Venga, venga. St’altra sezione, da sta parte. Ecco, da qua comincia l’appartamento suo.
Marino_[tocca le grate alle finestre] Ah, bene, così i ladri non entrano!
C_Perché, secondo lei i ladri entrerebbero qua dentro? Ma come, fanno tanto per uscì da galera! Venga, venga.
Marino_È questa! Settimo piano, 6321. La casetta nostra! Venite! Finalmente un casa! Guardate che bella! Spaziosa, ariosa, luminosa! Si presenta bene, eh? [apre una porta] E qua che c’è? E questo che è, l’angolo water?
C_No, questa è la stanza da pranzo.
Moglie_Marino! Marino! Marino! Viè un po’ a vedè la camera da letto! Daje, cammina! Guarda un po’, guarda!
Marino_E che c’è, è bella no?
Moglie_Come che c’è? Qua non c’entra manco il letto!
Nonno_Io rivoglio gli stessi metri quadrati de prima, sennò me chiudo al gabinetto e ce dormo dentro!
Figlio_Ah papà, in camera nostra lo stereo non c’entra...
Figlia_E manco il televisore!
Marino_Aaaahh ma allora siete incontentabili! Ma come, uno fa di tutto per farvi avere una casa bella, ariosa, spaziosa, luminosa, panoramica... [apre una finestra sul ballatoio, e dalle grate un vecchio affacciato se li guarda ridacchiando]...E questo chi è? C'è un vicino del Settore Pensionati.
Marino_All’anima del vicino, n’artro po’me sta’dentro al letto!
C_È la nuova concezione della casa come marginale dell’anziano, in fondo vi fate compagnia a vicenda. Anche la pubblicità dice “Adotta un anziano!”.
N_N’altro? E io chi so’, er pupo de casa? Via! Fanculo, vattene via! [richiude la finestra] [...]
Marino_E levate, nun spigne!
N_Famme passa’, famme passa’...
Marino_Ah, te ce metti pure te adesso? Levati, daje!
N_Non la potevi pija’ più grossa, ‘sta casa?
Marino_Boni, boni! Aspetta n’attimo, lasciateme ragionà...
F_Io non ce la faccio più..
Marino_Ah, ecco qua, lo vedi com’era facile? Andiamo, su! Non spigne che s’encastramo n’artra volta. Ecco, appunto. Aspetta n’attimo, famme ragiona’! Co’ sto materasso a momenti m’ammazzavi prima!
Moglie_Ah, Marì... ah marì, ma proprio qua te devi mette, famme capì?
Marino_E ‘ndo me metto? È questo è il posto del letto! [cade la rete] Attento! Te l’avevo detto, no?
Moglie_Ah e io dovrei sta’ così, eh? [squilla il campanello]
Moglie_E mo’ chi è?
Marino_Dev’essere il custode per la mancia... Capirai, se je do quello che c’ho in tasca me cita pe’ danni. Aspettate, eh? [esce e va ad aprire la porta. Entra un uomo con una rete sulle spalle seguito dalla numerosa famiglia]
X_Vieni, Teré, che intanto sistemiamo i letti!
Marino_Oh! Ma dove andate? Ma dove andate? Questa è casa mia! Oh! Questa è casa mia!
X_Casa sua?
Marino_Eh certo!
X_Questa è casa mia! Ecco qua il decreto di assegnazione! Che c’è scritto qua? Appartamento 6321! È questo o no?
Marino_6321? E pure a me m’hanno assegnato l’appartamento 6321... [tira fuori anche il suo decreto]
Eccolo qua, sono uguali...
C_Sapete che ve dico? A me me sa che v’hanno bidonato a tutti e due! [arriva un terzo capofamiglia con una rete in mano]
Y_È questo l’appartamento 6321?
C_... anzi, a tutt’e tre!
Marino_ [a letto con tutta la famiglia] E ci lamentavamo che stavamo stretti...
Moglie_[...] Qua me pare de ‘sta dentro n’ascensore!
N_Ho fatto il conti che c’avemo mezzo metro quadrato a testa.
Marino_Se poi parlamo del cesso c’avemo dieci centimetri quadrati a culo! Ah, ma domani finisce ‘sta storia, eh? Domani vado dal Dottor Pellecchia e in quattro e quattr’otto li faccio butta’ fuori tutti, st’abusivi!
F_Ah papà, ma sei sicuro che l’abusivi non semo noi?
Marino_Sta zitto tu! [molla una sberla al bambino]
F_Ahia papà, m’hai fatto male!
N_E non je mena’... Ammazzelo!
Marino_Così s’impara a bestemmia’. E adesso, dormimo, che domani ce sarà da combatte.
da Sfrattato Cerca Casa Equo Canone,
di Pier Francesco Pingitore, 1983.
Contro
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Pericoloso per la salute fisica e mentale dei detenuti.
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La comunità europea ci multa in continuazione per aver adottato questa soluzione in risposta al problema del sovraffolamento.
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Sovraccarico degli spazi e dei servizi.
Contro i diritti umani universali.
Pro
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In presenza di un numero elevato di detenuti, consente di aumentare con un intervento minimo la capienza della singola cella, risultando così la soluzione più facile ed economica in assoluto.
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Risposta al problema del sovraffolamento senza costruire nuove strutture (la creazione del concetto di “capienza tollerabile” indica la tendenza ad adottare questo tipi di soluzione).